A Dubai sorge una nuova missione scalabriniana

La nuova realtà al fianco dei migranti cattolici negli Emirati Arabi sarà attiva dal gennaio 2015 e a guidarla sarà padre Olmes Milani

Una statistica dell’ONU del 2013 stimava che gli Emirati Arabi si posizionassero al quinto posto tra i paesi con il maggior numero di migranti con 7,8 milioni (su un totale di circa 9.5 milioni di persone). Gli immigrati, provenienti da India, Bangladesh e Pakistan, coprono oltre il 90% della forza lavoro del paese, che si affida in maniera pressoché totale al lavoro straniero per sostenere la crescita economica e gli alti standard di vita. Nel 1971 il governo ha introdotto un programma per i lavoratori temporanei – il Kafala Sponsorship System – che permette l’assunzione di migranti lavoratori.

I cattolici sono oggi circa 2 milioni e dal lontano 1888, quando il Vicariato Apostolico di Arabia è stato fondato, sono i padri Cappuccini a guidare la comunità di fedeli. Il Vicariato, dal 2011 diviso in due, quello del Nord e quello del Sud, comprende anche il Bahrain, l’Arabia Saudita, l’Oman, il Qatar, il Kuwait e lo Yemen.

Sacerdote scalabriniano tra i migranti negli Emirati Arabi

Con l’aumentare dei fedeli cattolici, i sacerdoti sono diventati circa un centinaio. Provengono da vari istituti religiosi o diocesi e insieme a loro ci sono un’ottantina di religiose e centinaia di catechisti volontari che svolgono la pastorale tra i sempre più numerosi migranti cattolici. Le autorità degli Emirati, di Oman e Yemen si sono mostrate finora persone di buon volere, permettendo ai credenti cattolici di praticare liberamente la propria fede.

Ora tocca agli scalabriniani sbarcare in questa parte di mondo, pronti a servire i migranti e i marittimi che giungono nella penisola arabica. Padre Olmes Milani, con alle spalle missioni in Argentina, Stati Uniti, Canada e Giappone, sarà colui che darà il via, in questo fine gennaio del 2015, ad una nuova avventura che, come ha scritto lui stesso in questi giorni, ha l’obiettivo di collaborare nella costruzione del Regno del Padre nel Medio Oriente. Ecco il suo articolo dal titolo Emirati Arabi, una nuova Terra Promessa, pubblicato sul numero 4/2016 della rivista Scalabriniani (pp. 30-31).