Giornate SIMI 2018: l’8 marzo il tema sarà “Proteggere”
Nella seconda conferenza sui verbi di papa Francesco per le migrazioni saranno presenti Caterina Boca, Stephane Jaquemet e Camillo Ripamonti
Ai partecipanti dell’Internation Forum on Migration and Peace, riuniti a Roma nel febbraio 2017 per discutere della gestione europea della crisi dei rifugiati e del legame tra sviluppo e migrazione, papa Francesco ha consegnato quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare.
A un anno da quell’evento, le Giornate SIMI 2018 promosse dallo Scalabrini International Migration Institute approfondiscono ciascuna di queste parole chiave, sulle quali il pontefice ha anche costruito il suo messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 14 gennaio scorso. Le Giornate sono quattro in tutto, da febbraio a maggio. In attesa dell’appuntamento dell’8 marzo (nel quale verrà trattato il tema Proteggere), ripercorriamo brevemente la giornata del 22 febbraio.
22 Febbraio, padre Baggio: “L’incontro con i migranti ci rinfranca nella fede”
Nel primo incontro del 22 febbraio, dedicato al tema “Accogliere”, è intervenuto anche padre Fabio Baggio, sottosegretario della Migrants & Refugees Section del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.
Il missionario scalabriniano ha sottolineato come il desiderio di papa Francesco sia stato «fin dall’inizio quello di soccorrere tutti coloro che pagano il prezzo delle migrazioni, spesso intrappolati come vittime di abusi, soprusi e sfruttamento». Siamo tutti chiamati a “declinare insieme” i verbi accogliere, proteggere, promuovere e integrare perché «l’incontro con i migranti è un incontro che ci rinfranca nella fede (…) non possiamo pensare che nostri fratelli e sorelle siano solo coloro che hanno il nostro stesso passaporto».
22 Febbraio, Mazzolini: “Il migrante: vulnerabile e prediletto”
Sandra Mazzolini, docente di Ecclesiologia presso la Pontificia Università Urbaniana, ha ulteriormente approfondito la prospettiva di fede delineando la figura dello straniero nella Bibbia: una figura «portatrice di vulnerabilità e al contempo del favore e della predilezione di Dio: la vita del cristiano è la vita di uno straniero e Cristo si identifica con le persone che vivono una situazione di marginalità».
Ha quindi sottolineato come la promozione della giustizia sia «parte integrante della missione della Chiesa: quando papa Francesco parla dei migranti e dell’accoglienza dello straniero non “fa politica”: porta semplicemente avanti questa missione».
A chiudere l’incontro la testimonianza di Antonio Silvio Calò, professore in un liceo classico a Treviso e padre di quattro figli. Di fronte alle notizie dei continui naufragi di migranti nel Mediterraneo, lui è sua moglie hanno pensato di dover fare qualcosa: «Abbiamo accolto sei persone nella nostra casa (…) all’inizio pensavamo che sarebbe stato per un mese. Adesso posso dire che la mia è una famiglia con dieci figli».

Seconda Giornata SIMI con Ripamonti, Jaquemet e Boca
L’8 marzo, come anticipato, sarà la volta del tema “Proteggere” (gli altri incontri si terranno invece il 19 aprile e il 16 maggio). Presso l’Aula Newman della Pontificia Università Urbaniana, all’incontro moderato da Sara Salvatori (segretaria del SIMI) interverranno Caterina Boca (docente di Tutela internazionale dei diritti dei rifugiati, dei migranti e dei profughi presso la Pontificia Università Urbaniana), padre Camillo Ripamonti (presidente del Centro Astalli) e Stephane Jaquemet (Director of Policy per l’International Catholic Migration Commission – ICMC). Appuntamento alle 16 in via Urbano VII, 16.
L’evento terminerà in tempo per permettere a quanti parteciperanno di usufruire della fascia di trasporti pubblici garantita
Per info
Scalabrini International Migration Institute (SIMI), Pontificia Università Urbaniana
- +39.06.5812741
- segreteria@simiroma.orga