La sfida di una soluzione per ciascuno e per tutti

Conciliare locale e globale è difficile ma necessario, per evitare di cadere nel populismo nazionalista o nell’idealismo più ampio e vago. Continua la riflessione di padre Gonçalves

Sette realtà da tenere d’occhio nell’odierno quadro sociale e politico. Finora padre Alfredo Gonçalves, vicario generale della congregazione scalabriniana, ne ha raccontate cinque (gioventù “orfana”, famiglia, mondo del lavoro, protagonismo femminile e situazione dei migranti). Ora è la volta dell’orizzonte democratico e del cambiamento climatico.

Divario socioeconomico e corruzione

Ostaggio del mercato, soprattutto finanziario, la democrazia mostra con evidenza due sintomi gravi. In primo luogo, il crescente divario tra elettori da un lato e rappresentanti politici dall’altro.

La pratica quotidiana dei politici sembra sempre più sorda e indifferente alla vita quotidiana della popolazione, in particolare dei settori a basso reddito. Gran parte dei candidati brucia le scale che li ha aiutati a salire al potere. Non sanno come scendere dal trono e non permettono che la gente vi salga. La lingua negli eventi e nei corridoi della politica è a kilometri di distanza dal linguaggio quotidiano della popolazione.

Per quanto riguarda il secondo sintomo – la corruzione – non vale la pena perdere tempo e parole. È possibile ricreare canali e strumenti di una pratica democratica con partecipazione popolare e deliberazione?

Cambiamento climatico

La devastazione o la tutela dell’ambiente riguarda molti giovani, è alla radice di molti spostamenti di massa umana e fa parte del programma politico sia nazionale che internazionale. Esistono accordi per frenare il riscaldamento globale, ma fino a che punto sono soddisfatti? Quali conseguenze ci si può aspettare dal ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi?

Queste e altre domande colpiscono con insistenza alle porte del 2018. Come troviamo alternative praticabili all’attuale stato delle cose? Oggi le soluzioni devono avere una portata al contempo locale e globale. Rimane la difficile sfida di collegare i due aspetti, senza cadere nel populismo nazionalista o nell’idealismo più ampio e vago.

Padre Alfredo J. Gonçalves, cs