Scalabriniani: in Colombia da 37 anni

Nella newsletter dello Scalabrini International Migration Network di agosto 2015 si parla anche del Workshop svoltosi in California sulle capacità di incidere sulle migrazionie della sesta riunione della rete dell’Apostleship of the Sea

Disponibile online la newsletter del 19 agosto 2015 dello Scalabrini International Migration Network (SIMN), l’organizzazione istituita nel 2005 dalla congregazione scalabriniana che raccoglie più di 250 entità a servizio delle persone in movimento in tutto il mondo.

Workshop sulle migrazioni e Tijuana, riunione AOS a New York

Tra gli argomenti di questo numero, il Workshop di potenziamento delle capacità di incidere sulle migrazioni, nella Bassa California, svoltosi a Tijuana, in Messico, il 24 giugno 2015, durante il quale lo scalabriniano padre Pat Murphy, della Casa del Migrante della città messicana, ha presentato la situazione di vulnerabilità vissuta dai migranti sul confine settentrionale del paese.

E ancora: la commemorazione dei trentasette anni di presenza scalabriniana in Colombia (con la presentazione del lavoro svolto dalla missione di Cúcuta, diretta da da padre Francesco Bortignon, in favore di oltre 4mila studenti e 3mila bambini); e la sesta riunione della rete dell’Apostleship of the Sea (svoltasi a New York dal 23 al 25 luglio 2015 e alla quale hanno partecipato rappresentanti da Filippine, Brasile, Argentina, Sud Africa, Uruguay, Taiwan, ed Emirati Arabi Uniti).

L’editoriale dei padri scalabriniani Leonir Chiarello e Mario Zambiasi

Davanti all’aumento del numero degli sfollati a livello internazionale, che secondo l’Alto Commissariato delle Nazione Unite per i Rifugiati (ACNUR) ha superato la cifra di 59,5 milioni di persone nel 2014, e del dramma della crisi umanitaria, vincolata alla migrazione, ritorna l’invito del nostro fondatore, il beato Giovanni Battista Scalabrini, a riconoscere la libertà di migrare a quelli che non riescono ad avere una vita degna nel loro paese.

In questo senso gli stati hanno la responsabilità di promuovere lo sviluppo che permetta ai loro popoli di vivere degnamente nella terra che li ha visti nascere. Quando e dove la dignità e la sopravvivenza non ne sono garantite, la migrazione finisce per diventare un diritto in sé, perché si cerca la propria sopravvivenza e lo sviluppo umano, elementi inalienabili di ogni persona.

Questo richiede una collaborazione e una coordinazione tra gli organismi dei governi e le organizzazioni internazionali e della società civile, tra cui le organizzazioni dei migranti, nella definizione di politiche e programmi che garantiscano il diritto di migrare, oltre a quello di non migrare e rimanere nel proprio paese.

Ecco perché lo Scalabrini International Migration Network (SIMN) continua a lavorare instancabilmente affinché tutti coloro che devono lasciare la propria patria, trovino pace, tranquillità, prosperità e dignità.

Padre Leonir Chiarello, Direttore esecutivo

Padre Mario Zambiasi, Vicedirettore esecutivo