A Tijuana è stato inaugurato il CESFOM, lo spazio educativo e culturale per migranti voluto dagli scalabriniani

Il nuovo edificio del Centro Scalabrini de Formación para Migrantes, nato nel 2018 nella Casa del Migrante e finanziato dall’UNHCR, offrirà corsi per migliorare le opportunità lavorative dei migranti

Il 7 maggio 2021 è stato inaugurato a Tijuana, in Messico, il Centro Scalabrini de Formación para Migrantes (CESFOM), voluto dai missionari scalabriniani e realizzato in collaborazione con l’UNHCR (a febbraio 2020 avevamo già raccontato la cerimonia di posa della prima pietra).

Situato in Calle Ernesto Sarmiento, Burócratas Ruiz Cortínez, il CESFOM è un centro di formazione per rifugiati e migranti che offre laboratori di mestieri, educazione di base, musicoterapia, rafforzamento spirituale, certificazione e riconvalida di documenti, formazione per difensori dei diritti umani e altre attività educative e comunitarie.

A Tijuana è stato inaugurato il CESFOM, lo spazio educativo e culturale per migranti voluto dagli scalabriniani

La pandemia non ha mai fermato i lavori

All’inaugurazione erano presenti tra gli altri lo scalabriniano padre Patrick Murphy, direttore della Casa del Migrante a Tijuana (incaricata di gestire il centro), e Giovanni Lepri, vice rappresentante dell’UNHCR in Messico.

«Abbiamo posato la prima pietra nel gennaio 2020 e poi è arrivata il Covid ha dichiarato padre Murphy ma la pandemia non ha mai fermato i lavori per la costruzione».

Un ampio catalogo di corsi gratuiti

Il progetto di formazione è nato nel 2018 per migliorare le opportunità lavorative dei migranti certificandone le competenze. Attraverso gli oltre trentacinque corsi gratuiti di formazione offerti dal 2018, il CESFOM ha aiutato circa un migliaio di persone, promuovendone l’inserimento sociale (lo scorso anno sono stati più di duecento gli studenti che hanno partecipato agli undici corsi svoltisi nelle strutture situate nel quartiere Empleado Postal).

Il nuovo edificio a tre piani è una scuola per adulti migranti e rifugiati in cui verranno tenuti corsi di varia natura (dalle lingue all’informatica, dalla carpenteria al giardinaggio) e comprenderà anche una sala polivalente, aree ricreative, un’area di consulenza, due laboratori professionali per corsi di commercio e un laboratorio informatico.