Venezuela, divelta la statua del beato Scalabrini

Dell’opera che ritrae il “Padre dei Migranti” sono rimasti soltanto i piedi su un basamento. Padre Ermenegildo Baggio: “Un forte valore simbolico in rapporto alle sorte di tanti migranti del nostro tempo”

Venezuela, divelta la statua del beato Scalabrini
Venezuela, divelta la statua del beato Scalabrini

Mercoledì 11 aprile 2018 a Valencia, in Venezuela, è stata divelta la statua del beato Giovanni Battista Scalabrini che si trovava nella Plaza El Inmigrante, davanti alla Iglesia San Antonio nel comune di Prebo.

Il commento di Santoro, scultore e direttore dei laici scalabriniani

L’opera in bronzo, alta centottanta centimetri, è stata realizzata nel 2004 dall’artista Francesco Santoro, direttore del Movimento Laico Scalabriniano per la provincia San Carlo Borromeo. «Non è il valore della statua stessa ha dichiarato Santoro – ma ciò che rappresenta per gli immigrati».

L’intercessione di Scalabrini è sempre più necessaria

Della statua in realtà qualcosa è rimasto: i piedi. Proprio questo dettaglio ha colpito la sensibilità di molti, a cominciare da padre Ermenegildo Baggio, consigliere della Direzione generale scalabriniana: «Trovo che le scarpe rimaste sul basamento acquistino un forte valore simbolico in rapporto alle sorte di tanti migranti del nostro tempo».

Sulla stessa linea il commento ufficiale dell’Academia de Arte Giovanni Battista Scalabrini: «Che questo atto serva da riflessione: mentre la scultura del Beato Scalabrini viene rubata in Venezuela, la necessità della sua intercessione per tutti i migranti che sono costretti ad abbandonare la loro terra si rende più presente».