Giovanni Battista Scalabrini – Beatificazione

Giovanni Battista Scalabrini – Beatificazione

giovanni paolo II e il beato giovanni battista scalabrini

  • Iter di beatificazione
    • 5 maggio 1936 – Il vescovo Ersilio Menzani introduce la causa di beatificazione a Piacenza.

    • 1936-40 – A Piacenza viene condotto il processo diocesano.

    • 30 marzo 1940 – Si apre a Roma il processo apostolico.

    • 9 settembre 1970 – Vengono pubblicati i voti dei censori super scripta.

    • 11 maggio 1982 – Papa Giovanni Paolo II ratifica il decreto di introduzione della causa.

    • 25 novembre 1986 – I teologi consultori danno voto favorevole.

    • 17 febbraio 1987 – La Congregazione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi sancisce la risposta affermativa sull’esercizio delle virtù eroiche.

    • 16 marzo 1987 – Il papa dichiara solennemente: «Consta delle virtù teologali, Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, e delle virtù cardinali, Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza, e virtù annesse in grado eroico del Servo di Dio Giovanni Battista Scalabrini, Vescovo di Piacenza».

    • 23 dicembre 1994 – 5 giugno 1995 – Viene condotto il processo diocesano sul presunto miracolo attribuito a monsignor Scalabrini.

    • 1995 – Si apre a Roma il processo per l’esame del presunto miracolo.

    • 5 dicembre 1996 – I medici della commissione esprimono voto favorevole.

    • 21 marzo 1997 – I teologi consultori danno voto favorevole unanime sul presunto miracolo attribuito all’intercessione di Scalabrini.

    • 3 giugno 1997 – La Congregazione dei Cardinali dà voto unanime e dichiara: «La guarigione di suor Paolina non ha spiegazioni naturali e tale fatto e attribuibile all’intercessione del venerabile Giovanni Battista Scalabrini».

    • 4 luglio 1997 – Decreto del papa.

    • 9 novembre 1997 – Beatificazione di Giovanni Battista Scalabrini in Piazza San Pietro a Roma.

Omelia di Giovanni Paolo II

Il 9 novembre 1997, festa della dedicazione della Basilica Lateranense, papa Giovanni Paolo II proclama beato il vescovo e monsignore Giovanni Battista Scalabrini, fissandone la memoria liturgica al primo giugno, data della sua morte.

«Nell’odierna domenica, la Chiesa che è in Roma e l’intero popolo cristiano celebrano la solennità della dedicazione della Basilica Lateranense, considerata per antichissima tradizione come la madre di tutte le chiese. La Liturgia ci propone parole relative al tempio: tempio che è, anzitutto, il corpo di Cristo, ma che, per opera di Cristo, è anche ogni uomo. Si domanda l’apostolo Paolo: “Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1 Cor 3, 16). Questo tempio viene edificato sul fondamento posto da Dio stesso. “Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo” (1 Cor 3, 11). È Lui la pietra angolare della costruzione divina.

Su Cristo, saldo fondamento della Chiesa, hanno edificato il tempio della loro vita i tre Servi di Dio, che oggi ho la gioia di elevare alla gloria degli altari: Vilmos Apor, Vescovo e martire; Giovanni Battista Scalabrini, Vescovo e Fondatore dei Missionari e delle Missionarie di San Carlo, e María Vicenta di Santa Dorotea Chávez Orozco, Fondatrice dell’Istituto delle Serve della Santissima Trinità e dei poveri.

(…)

“Santo è il tempio di Dio, che siete voi” (1 Cor 3, 17). L’universale vocazione alla santità fu costantemente sentita e vissuta in prima persona da Giovanni Battista Scalabrini. Amava ripetere spesso: “Potessi santificarmi e santificare tutte le anime affidatemi!”. Anelare alla santità e proporla a quanti incontrava fu sempre la prima sua preoccupazione.

Profondamente innamorato di Dio e straordinariamente devoto dell’Eucaristia, egli seppe tradurre la contemplazione di Dio e del suo mistero in una intensa azione apostolica e missionaria, facendosi tutto a tutti per annunciare il Vangelo. Questa sua ardente passione per il Regno di Dio lo rese zelante nella catechesi, nelle attività pastorali e nell’azione caritativa specialmente verso i più bisognosi. Il Papa Pio IX lo definì l’Apostolo del catechismo per l’impegno con cui promosse in tutte le parrocchie l’insegnamento metodico della dottrina della Chiesa sia ai fanciulli che agli adulti.

Per il suo amore verso i poveri, e in particolar modo verso gli emigranti, si fece apostolo dei numerosi connazionali costretti ad espatriare, spesso in condizioni difficili e col concreto pericolo di perdere la fede: per essi fu padre e guida sicura. Possiamo dire che il beato Giovanni Battista Scalabrini visse intensamente il Mistero pasquale non attraverso il martirio, ma servendo Cristo povero e crocifisso nei tanti bisognosi e sofferenti che predilesse con cuore di autentico Pastore solidale con il proprio gregge.

(…)

La prima Lettura, tratta dal Libro del Profeta Ezechiele, parla del simbolo dell’acqua. L’acqua è per noi associata al sacramento del Battesimo e sta a significare la rinascita alla vita nuova in Cristo. Oggi, proclamando Beati Vilmos Apor, Giovanni Battista Scalabrini e María Vicenta di Santa Dorotea Chávez Orozco, vogliamo ringraziare Dio per la grazia del loro Battesimo e per tutto ciò che Egli ha compiuto nella loro vita: “… se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3, 5).

Ecco, questi Beati, rinati dallo Spirito Santo, sono entrati nel Regno di Dio, ed oggi la Chiesa lo annunzia e lo conferma con solennità. Edificata sul fondamento di Cristo, la Comunità cristiana gioisce per l’esaltazione di questi suoi figli ed innalza al cielo un cantico di ringraziamento per i frutti di bene realizzati grazie alla loro totale adesione alla volontà divina.

Sorretta dalla loro testimonianza e dalla loro intercessione, insieme alla Vergine Maria, Regina degli Apostoli e dei Martiri, guarda con fiducia verso il futuro, e si avvia con entusiasmo a varcare la soglia del nuovo millennio, proclamando che Cristo è l’unico Redentore dell’umanità: ieri, oggi, sempre. Amen!».

Urna del beato Scalabrini: la webcam in diretta dal duomo della Diocesi di Piacenza-Bobbio.
Tutte le domeniche e i giorni festivi alle 17,30, recita del rosario e della preghiera al beato Scalabrini.