Bonomelli e Scalabrini. Due vescovi al cui cuore non bastò una diocesi

Un volume curato da Fabio Baggio raccoglie i contributi del seminario tenutosi il 15 maggio 2015 a Piacenza

La tradizione della Chiesa è una realtà vivificante e alcuni suoi protagonisti sono più attuali che mai. È il caso di Giovanni Battista Scalabrini e Geremia Bonomelli, due vescovi che più di un secolo fa hanno saputo leggere la realtà migratoria con una lungimiranza tale da anticipare posizioni che si sarebbero affermate solo decenni dopo. Per comprendere il valore del loro contributo il 15 maggio 2015 a Piacenza si è tenuto un seminario dal titolo Bonomelli e Scalabrini: due vescovi al cui cuore non bastò una diocesi. Ora un volume a cura di Fabio Baggio raccoglie i contributi presentati in quella giornata.

A dar conto della valenza profetica e trasversale della riflessione dei due vescovi, che seppero leggere il fenomeno migratorio teologicamente, cercando cioè di interpretarne le diverse espressioni come manifestazioni della misteriosa volontà divina, il volume offre al lettore gli interventi susseguitisi durante le due sessioni di lavoro del seminario.

La prima sessione, di carattere storico, è stata riservata a Matteo Sanfilippo (docente presso l’Università della Tuscia), mons. Gian Carlo Perego (direttore della Fondazione Migrantes) e Giovanni Terragni (direttore dell’Archivio Generale Scalabriniano). Nella seconda sessione i contributi di Laura Zanfrini (responsabile del settore economia e lavoro della Fondazione ISMU) e Fabio Baggio (preside dello Scalabrini International Migrations Institute – SIMI) hanno invece evidenziato l’attualità sociologica e pastorale di Bonomelli e Scalabrini.