Migrazione e Chiesa australiana

Il 27 agosto 2015 a Melbourne un evento per festeggiare i primi 20 anni di impegno dell’Australian Catholic Migrant and Refugee Office (ACMRO). Tra i relatori anche padre Fabio Baggio

L’Australian Catholic Migrant and Refugee Office (ACMRO) diretto da padre Maurizio Pettenà, ha festeggiato i suoi primi 20 anni di impegno a favore di migranti e i rifugiati. Per l’occasione il 27 agosto 2015 si è tenuto a Melbourne un evento intitolato 20 Years of Migration Policy in Australia, the Church’s Pastoral Response.

Il vescovo Comensoli: “Mantenere l’altro come straniero non è la via cattolica

Durante la serata il vescovo di Broken Bay, Peter Comensoli, ha rimarcato con efficacia la distinzione tra tolleranza e la solidarietà. Sebbene la prima sia una virtù chiave per rendere possibile la pace, essa non può tuttavia costituire una piattaforma morale per una società armoniosa. Implica infatti una mentalità separatista che “mantiene strano lo straniero” e che «sicuramente non è la via della Chiesa cattolica». È la solidarietà invece a creare tra i popoli un rapporto, perché ne cambia i singoli individui.

Padre Fabio Baggio sul ruolo della Chiesa

Tra i relatori anche padre Fabio Baggio. Direttore dello Scalabrini International Migration Institute (SIMI) e professore presso la Pontificia Univesitas Urbaniana di Roma, padre Baggio ha parlato il ruolo della Chiesa che negli ultimi 20 anni ha sempre evidenziato la necessità di riorganizzazione di quella comunità unica di persone che è l’umanità.

Occorre un intervento sulle cause profonde dell’ingiustizia che possa permettere un equo accesso al bene comune da parte di tutti. In questo momento ci sono all’incirca 38 milioni di sfollati a livello internazionale, di cui 19,5 milioni sono profughi. Un dilemma etico di proporzioni enormi che richiede di modellare ogni esercizio tenendo conto del destino dei migranti, sfollati, richiedenti asilo e rifugiati.