“Advocacy na Prática”
È il titolo dell’opuscolo pubblicato da Missão Paz insieme a Conectas Direitos Humanos e Laudes Foundation: un vademecum per incidere efficacemente sull’agenda politica a favore dei più vulnerabili
Insieme a Conectas Direitos Humanos e con il sostegno della Laudes Foundation, Missão Paz ha pubblicato l’opuscolo Advocacy na Prática – Caminhos e aprendizados ao fazer incidência política, un vademecum sui modi più efficaci di incidere sull’agenda politica a favore dei più vulnerabili.
Nel documento la realtà scalabriniana di accoglienza al migrante di base a São Paulo, in Brasile, condivide le migliori pratiche sperimentate nel campo dell’advocacy, specialmente nella tutela dei diritti umani, delle migrazioni e dei rifugiati, e offre suggerimenti e possibili percorsi per le organizzazioni della società civile che lavorano in questo settore.
“Qualcosa che si fa”
Il testo riprende, ampliandoli, i temi del libro Estrangeiro, nunca mais! Migrante como sujeito de direito e a importância do advocacy pela nova Lei de Migração Brasileira di Ebenézer Oliveira e Cyntia Sampaio. Tra indicazioni, consigli e percorsi, il lettore è condotto tra le esperienze e le lezioni apprese da queste organizzazioni, coinvolte nel processo che ha portato alla legge brasiliana sulla migrazione, approvata nel 2017 dal Congresso Nazionale.
Otto i punti elencati in Advocacy in pratica: Definizione degli obiettivi; Analisi del contesto; Produzione di conoscenza; Mappatura degli interlocutori e degli spazi di partecipazione; Collaborazione e coinvolgimento; Struttura e posizionamento istituzionale; Comunicazione e mobilitazione; Negoziazione.
«L’advocacy è “qualcosa che si fa” – si legge nel documento – La società civile ha il diritto di partecipare al governo o di influenzarlo, e l’advocacy è un percorso possibile e potente. Una campagna può influenzare la costruzione di leggi e politiche basate sui diritti umani, aspetti che contribuiscono al rafforzamento dello stato di diritto democratico».