Storie di migranti, storie di vita

A Reggio Calabria gli scalabriniani hanno avviato nel 2018 un progetto per intervenire in sostegno dei migranti vulnerabili. Un libro di padre Bentoglio dal titolo Sbarchi in Calabria, con postfazione di papa Francesco, raccoglie le testimonianze delle persone aiutate

A Reggio Calabria, dove gli scalabriniani sono presenti con un programma di prima accoglienza, è stato avviato nel 2018 il progetto , un piano d’azione in quattro fasi distribuite in due anni per intervenire proprio in aiuto dei migranti vulnerabili a causa degli abusi subiti durante il viaggio o nei territori della Calabria dopo lo sbarco.

Per far fruttificare i germogli di bene

A volere l’iniziativa è stato il missionario padre Gabriele Ferdinando Bentoglio, parroco della parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo in Sant’Agostino e presidente del Centro di ascolto per immigrati G.B. Scalabrini, che l’ha ideata insieme ai responsabili delle cooperative sociali Demetra e Res Omnia, e l’ha realizzata con il supporto della Conferenza Episcopale Italiana, dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, dei missionari scalabriniani, delle missionarie di San Carlo Borromeo e dell’ufficio diocesano Migrantes.

Ora un libro raccoglie alcune delle centinaia di testimonianze dei migranti assistiti a Reggio Calabria grazie al progetto. Il volume si intitola Sbarchi in Calabria. Storie di migranti, storie di vita. Pubblicato da Tau Editrice, sarà in libreria da novembre 2020 e conterrà una postfazione di papa Francesco. «Auspico che l’incontro con queste storie di vita – ha scritto il Santo Padre – faccia fruttificare i germogli di bene che in questo tempo ovunque si stanno seminando con generosità e autentico spirito di comunione».

Tempo ed energie per i migranti

L’Avvenire di Calabria ha più volte dedicato servizi alla parrocchia, al centro di ascolto di Reggio Calabria, luoghi dove ogni giorno prima del lockdown decine di volontari hanno dedicato tempo ed energie ai bisogni materiali, spirituali, psicologici e culturali dei migranti. In questo video contenente una lunga intervista a padre Bentoglio, che è anche postulatore generale della congregazione scalabriniana, viene mostrato proprio il Centro Ascolto per immigrati G.B. Scalabrini e si parla anche del progetto Artefici del nostro futuro.

«La paura del diverso nasce ha spiegato padre Bentoglio quando l’identità è fragile, quando non ci sono più valori, quando abbiamo perso punti di riferimento. (…) È un richiamo a rafforzare un’identità che possa dialogare con altre identità e, in questo aspetto, io credo che qui da noi ci possa essere il banco di prova per una nuova intercultura, per uno scambio più proficuo e più positivo per tutta l’umanità».