Messaggio per la Domenica del Mare 2018

Domenica 8 luglio 2018 si celebra la Sea Sunday, la Domenica del Mare. Il cardinale Turkson: «Gli equipaggi non dovrebbero vedersi negata la libertà di scendere a terra così come ai cappellani e ai volontari non dovrebbe essere rifiutato il diritto di salire a bordo delle navi»

«Nel celebrare la Domenica del Mare – scrive nel suo messaggio il cardinale Peter K.A. Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale siamo invitati a ricordare i circa 1.200.000 marittimi di ogni nazionalità, che professano fedi diverse, costretti a vivere per svariati mesi nello spazio ristretto di una nave, separati dalle loro famiglie e dai loro cari, senza poter partecipare agli eventi famigliari più importanti e significativi (compleanni, laurea, ecc.) ed essere presenti nei periodi di prova e difficoltà, quali la malattia e la morte».

Le difficoltà dei marittimi, tra permessi negati, pirateria, abbandono e inquinamento

«Tra le difficoltà che la gente del mare affronta quotidianamente troviamo le seguenti:

  • Negazione del permesso di sbarcare e di visitare le navi (…) Gli equipaggi non dovrebbero vedersi negata la libertà di scendere a terra così come ai cappellani e ai volontari non dovrebbe essere rifiutato il diritto di salire a bordo delle navi. (…)
  • Violenza in mare e pirateria (…) Chiediamo ai Governi e agli armatori di mettere in atto tutti i meccanismi necessari per proteggere la vita delle persone in mare e ridurre al minimo il costo economico. (…)
  • Abbandono di navi e equipaggi (…) Chiediamo che venga data piena attuazione degli emendamenti della MLC 2006, e che venga messo in atto un sistema di sicurezza finanziaria volto a garantire che gli armatori assegnino un risarcimento ai marittimi e alle loro famiglie in caso di abbandono. (…)
  • Impatto ambientale sugli oceani (…) Sosteniamo gli sforzi compiuti dall’Organizzazione Marittima Internazionale (OMI) per prevenire e ridurre in modo significativo da parte del settore marittimo, l’inquinamento marino da plastica, diminuire le emissioni di gas serra prodotte dalle navi, e implementare altre normative che impongono l’uso di carburanti più puliti in mare».