Papa Francesco: «Lo sviluppo integrale è la strada del bene»
Il 3 e 4 aprile 2017 si è svolta in Vaticano una conferenza per celebrare il cinquantesimo anniversario della Populorum Progressio. Nel suo discorso, il pontefice ha offerto ai membri del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale delle linee guida per le attività
Il 3 e 4 aprile 2017 si è svolta in Vaticano una conferenza per celebrare il cinquantesimo anniversario della Populorum Progressio, l’enciclica del beato Paolo VI sul tema dello sviluppo integrale dell’uomo.
Due scalabriniani
All’incontro, dal titolo Prospettive per il servizio dello sviluppo umano integrale: 50 anni dalla Populorum progressio, hanno partecipati i membri dei pontifici consigli confluiti nel nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (Giustizia e Pace, Cor Unum, Migranti e Itineranti, Operatori sanitari), oltre ai rappresentanti delle conferenze episcopali e di altre realtà.
Il 4 aprile papa Francesco ha tenuto ai partecipanti riuniti nell’Aula Nuova del Sinodo un discorso contenente un orientamento per le attività del nuovo dicastero. Accanto a lui, nella foto, due missionari scalabriniani: a sinistra, monsignor Silvano Maria Tomasi; a destra, vicino al cardinal Turkson – prefetto del dicastero – c’è padre Fabio Baggio, sottosegretario alla Migrants and Refugees Section.
Il concetto di persona
La parola chiave del testo di papa Francesco è integrare, verbo «a me tanto caro» ha dichiarato il pontefice, che ha parlato di integrare i diversi popoli della terra, la dimensione individuale e comunitaria, il corpo e l’anima.
«In questo – ha continuato il Santo Padre – senso proprio il concetto di “persona”, nato e maturato nel cristianesimo, aiuta a perseguire uno sviluppo pienamente umano. Perché persona dice sempre “relazione”, non individualismo, afferma l’“inclusione” e non l’esclusione, la “dignità” unica e inviolabile e non lo sfruttamento, la “libertà” e non la costrizione».