Traditio Scalabriniana, online il numero di novembre 2019
Riflessioni, esperienze e approfondimenti dai tre istituti di vita consacrata della Famiglia scalabriniana
È disponibile online il nuovo di Traditio Scalabriniana, i sussidi per l’approfondimento del carisma scalabriniano con riflessioni ed esperienze dai tre istituti di vita consacrata che compongono la Famiglia scalabriniana.
Padre Dornelas commenta uno scritto del servo di Dio padre Rubin
Padre Sidnei Marco Dornelas, missionario scalabriniano e direttore del Centro de Estudios Migratorios Latino Americanos (CEMLA) è stato tra i partecipanti del recente Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica (svoltosi a Roma dal 6-27 ottobre 2019).
Per Traditio Scalabriniana numero 30 (Novembre 2019), presentiamo il suo articolo A pastoral do migrante como dialética. Comentário às intuições do pe. Tarcísio Rubin, cs, un contributo (in inglese e in portoghese) alla conoscenza della figura di padre Tarcisio Rubin, il missionario scalabriniano servo di Dio il cui processo di beatificazione è giunto il 31 ottobre 2018 alla chiusura della fase diocesana.
Un piccolo tesoro teologico sulla pastorale migratoria
«Il ricordo di Tarcisio Rubin, un missionario scalabriniano che svolse il suo ministero in Argentina tra 1974 e 1983, è ancora fonte di ispirazione e riflessione per chi si dedica all’impegno pastorale con i migranti – scrive padre Dornelas –Era noto per il suo profondo immergersi tra i migranti, in particolare i boliviani che venivano periodicamente a lavorare nel nord dell’Argentina, oltre che per essere un uomo di preghiera e solida spiritualità. Tuttavia, ha lasciato pochi scritti.
In questo articolo vorrei commentare uno di questi scritti, in cui ha espresso il suo pensiero sulla pastorale dei migranti e che ha ancora un sorprendente sapore di novità teologica. È un piccolo tesoro per coloro che desiderano costruire un pensiero teologico dalla pratica missionaria e pastorale con i migranti oggi e per il futuro».
Chiamati a viaggiare nel mondo
Suor Sandra Maria Pinheiro, missionaria scalabriniana, propone una riflessione sulla sequela di Gesù migrante, nel suo articolo Nas pegadas de Jesus itinerante (disponibile in portoghese e in inglese).
«Dal momento della nostra nascita iniziamo il nostro pellegrinaggio, cioè il nostro viaggio in questo mondo. Viviamo in una mobilità costante, con frequenti cambiamenti, fluidità e trasformazioni significative, siano esse scientifiche, tecnologiche o mentali. Siamo esseri umani in trasformazione, diacronici, in costante evoluzione dal passato al presente e in relazione al futuro.
Cercheremo di approfondire il significato di questa chiamata come proposta di un viaggio vocazionale che le missionarie scalabriniane sono chiamate ad abbracciare come discepole in virtù della loro consacrazione religiosa».
L’impegno delle missionarie secolari in Vietnam
Nel terzo contributo di Traditio Scalabriniana di novembre 2019, le missionarie secolari scalabriniane Marianne Buch, Bianca Maisano e Marina Azzola raccontano i diversi volti della migrazione nella periferia del Vietnam nell’articolo Incontri quotidiani a Saigon (disponibile in italiano e in inglese).
«Abitiamo nella periferia di Saigon ormai da un anno e mezzo. Vivere qui, e soprattutto cercare di condividere la nostra vita con quella dei migranti che vi abitano, la considero una fortuna. O meglio, un grande dono. Spesso mi trovo a riconoscere che sono proprio le relazioni più semplici quelle che mi fanno sentire a casa in questo paese a molti ancora poco conosciuto, nel Sud dell’Asia.
La consapevolezza di trovarmi spogliata di tante sicurezze – e di conseguenza la possibilità di riconoscermi esistenzialmente povera – è paradossalmente la più grande ricchezza che mi trovo spesso a condividere. Un’esperienza che si sta rivelando sorprendentemente feconda e generativa».