Traditio Scalabriniana, online il numero di giugno 2022
Riflessioni, esperienze e approfondimenti dai tre istituti di vita consacrata della Famiglia scalabriniana
È disponibile online il nuovo di Traditio Scalabriniana, i sussidi per l’approfondimento del carisma scalabriniano con riflessioni ed esperienze dai tre istituti di vita consacrata che compongono la Famiglia scalabriniana.
Sulle orme di Scalabrini
Padre Graziano Battistella è consigliere della Direzione generale scalabriniana e postulatore generale, nonché responsabile per la Vita religiosa e la Comunicazione. Il numero 35 di Traditio Scalabriniana (giugno 2022) accoglie il testo integrale della sua riflessione dal titolo Sulle orme di Scalabrini, l’intervento che il sacerdote ha tenuto durante il ritiro quaresimale delle comunità romane dei missionari scalabriniani e di cui abbiamo recentemente pubblicato alcuni estratti in occasione dell’Anno Scalabriniano.
La meditazione (disponibile in italiano e in inglese) si snoda in tre parti: La santità, Elementi essenziali della santità di Scalabrini, Una via scalabriniana alla santità. «A modo loro i migranti sono spinti da una mancanza di compimento, dal bisogno di trovare quello che a loro manca – si legge nel testo – La loro ricerca deve sostenere la nostra ricerca (…) e allo stesso tempo la nostra ricerca deve orientare la loro ricerca verso una completezza sempre superiore». Questo compimento non lo si raggiunge però attraverso il riempimento, ma attraverso la spoliazione (la kenosis). «La migrazione nasce dallo svuotamento, dalla mancanza dell’essenziale, dalla privazione. Si tratta di una privazione costretta, subita, ma a tutti gli effetti i migranti la loro kenosis l’hanno già avuta (…) e cercano di superarla».
L’apolidia nella Repubblica Dominicana
Suor Maria Eugenia Vazquez, missionaria scalabriniana, propone una riflessione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione di migliaia di persone a rischio di apolidia nello Stato dominicano per il solo fatto della loro origine migratoria dal vicino Paese di Haiti.
Il testo (disponibile in spagnolo inglese) prende avvio dalla considerazione che l’apolidia, riconosciuta per la prima volta come problema globale nella prima metà del XX secolo, può derivare da controversie tra gli Stati sull’identità giuridica degli individui, dalla successione statale, dalla prolungata emarginazione di gruppi specifici all’interno di una società o dalla privazione della nazionalità di individui o gruppi.
«Nel caso della Repubblica Dominicana – si legge nel testo, intitolato The Situation of the Dominicans of Haitian Descent and the Recognition of Their Nationality in the Dominican Republic” – è il risultato dell’emarginazione e della xenofobia nei confronti dei migranti haitiani, che il diritto alla nazionalità ai loro discendenti nati nel territorio dominicano e che ne avrebbero diritto in virtù dello ius soli sancito dalle Costituzioni del Paese».
Sulle strade dell’esodo
Nel terzo contributo di Traditio Scalabriniana di giugno 2021, la missionaria secolare scalabriniana Giulia Civitelli nel suo articolo Tutti fratelli… ma diseguali. Come le disuguaglianze hanno provocato la mia vita (disponibile in italiano e in inglese) offre la sua testimonianza vocazionale arricchita dai racconti della sua attività nel Poliambulatorio della Caritas Diocesana di Roma.
«Intuii che solo una consegna totale di me stessa al Padre, solo una condivisione piena di vita, senza angoli privati, poteva riempire di senso e rendere vero ogni mio fare, ogni mio impegno a favore dei più piccoli. Prima di tutto c’era Dio e il suo Amore, e solo partendo da lì potevo lasciarmi condurre dove Lui avrebbe voluto. In pochi giorni dissi il mio sì e dopo qualche mese iniziai il percorso di formazione in comunità. Era il Signore che continuava a raggiungermi con i suoi doni, fino a farmi trovare in modo inaspettato una famiglia missionaria nella quale e con la quale appartenere totalmente a Dio, condividendo il cammino sulle strade dell’esodo con giovani e migranti».