XV Capitolo generale dei missionari scalabriniani. Padre Gazzola: “Riuniti per farprevalere le ragioni di Dio

È iniziato il 9 ottobre 2018 con una Messa d’invocazione l’evento “fondante” che riunisce a Rocca di Papa i delegati delle province e delle regioni scalabriniane nel mondo

Il XV Capitolo generale della congregazione scalabriniana si è aperto martedì 9 ottobre 2018 alle ore 18,00, con la Messa votiva dello Spirito Santo. L’invocazione del soffio vitale, vero inizio di ogni opera buona che si desidera giunga a compimento, è più che mai importante al principio di un evento fondante qual è il Capitolo generale per una congregazione in cammino con l’umanità migrante da 131 anni.

È infatti indispensabile partire dalla coscienza che, per essere veri profeti, sono anzitutto necessarie la preghiera e l’invocazione: gli scalabriniani saranno profeti solo testimoniando che la salvezza proviene dall’alto, non da loro stessi.

Padre Gazzola: “Gettiamo le reti nel suo nome

Nella omelia tenuta nella sede del Capitolare a Rocca di Papa, la località in provincia di Roma che ospiterà i lavori fino al 4 novembre, padre Alessandro Gazzola, ha ricordato che quanto si celebrerà nelle prossime settimane «non è un “pio esercizio” devozionale, ma un gesto coraggioso in cui siamo chiamati a far valere e a far prevalere le ragioni di Dio sulle nostre ragioni».

I delegati capitolari, ha ricordato ancora il superiore generale, portano con loro «le numerose attese, le idee, nonché i progetti e i desideri, insieme anche alle diverse preoccupazioni. E in questi giorni di lavoro e di riflessione che ci attendono, vogliamo metterci tutta la nostra testa e il nostro cuore per trovare il modo migliore, la voglia e la forza per “gettare le reti nel suo nome”».

XV Capitolo generale dei missionari scalabriniani. Padre Gazzola: “Riuniti per far prevalere le ragioni di Dio”

La nostra speranza è nella sua misericordia

Concludendo, padre Alessandro Gazzola ha offerto alcune considerazioni: in primis, l’essere «semplici strumenti nelle mani del Signore, la cui efficacia dipende dal porre la nostra speranza nella sua provvidenziale bontà e misericordia»; egli ha poi raccomandato a tutti l’impegno di avere «a cuore il bene della Chiesa, della nostra Famiglia religiosa e dei destinatari prediletti della nostra missione, cioè coloro che vivono più acutamente il dramma delle migrazioni».

L’omelia si è chiusa con l’intercessione della beata Vergine Maria, l’invocazione dell’intercessione del beato Scalabrini e del patrono degli scalabriniani san Carlo Borromeo affinché veglino e guidino il XV Capitolo generale.

A predicare gli esercizi spirituali sarà monsignor Libanori

Faranno seguito, come buona norma, alcuni giorni di esercizi spirituali, predicati dal vescovo monsignore Daniele Libanori, ausiliare di Roma. Il tema scelto è il discernimento secondo lo spirito di sant’Ignazio. Monsignor Libanori, ordinato vescovo il 13 gennaio 2018, è un religioso provieniete dalla Compagnia di Gesù.

Dal 2003 al 2016 è stato rettore della chiesa del Gesù di Roma, chiesa-madre della Compagnia, quindi rettore della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano, la cosiddetta casa dei preti di Roma vicino a piazza Venezia. Nella sua vita si è dedicato principalmente alla formazione del clero, incarico che continua a svolgere anche il suo nuovo incarico.