Il CMS racconta in un report il rinnovamento di questi ultimi otto anni

Nel 2019 Annual Report del Center for Migration Studies di New York, disponibile online, le iniziative che hanno permesso al centro di rafforzare il suo ruolo al servizio delle istituzioni cattoliche del mondo

Il Center for Migration Studies (CMS) di New York ha pubblicato il suo 2019 Annual Report, dal titolo Bringing Facts and Values to Bear on Migration and Refugee Protection in the Service to the Common Good. Fondato nel 1964 e incorporato cinque anni dopo dalla congregazione scalabriniana, «il CMS è un’organizzazione di alto livello che produce grandi risultati attraverso collaborazioni strategiche – ha scritto nell’introduzione Donald Kerwin, executive director del CMS – Ora più che mai siamo impegnati a portare fatti, valori e idee sulle buone norme nel dialogo pubblico sull’immigrazione».

In un clima come quello statunitense caratterizzato da un nazionalismo crescente che ha ridotto le prospettive di molti migranti e rifugiati, il CMS ha continuato sviluppare i suoi punti di forza riuscendo anche a fornire risposte inclusive durante la pandemia di covid-19.

Riviste, strumenti ed eventi

Negli ultimi otto anni il CMS ha ulteriormente rafforzato la sua identità di think-tank al servizio dei leader e delle istituzioni cattoliche di tutto il mondo. Il report, gratuitamente disponibile online, testimonia infatti l’avvio di importanti iniziative di ricerca, la creazione di una rivista di public policy (il Journal on Migration and Human Security – JMHS, che va ad aggiungersi all’International Migration Review), un’importante presenza online (tramite il sito, la pagina Facebook e il profilo Twitter) e una rilevante offerta di eventi (87 negli ultimi otto anni).

Il CMS ha inoltro reso maggiormente accessibili a studiosi, ricercatori e pubblico i suoi archivi sull’immigrazione (oltre cento collezioni che documentano l’esperienza migratoria in Nord America dalla metà dell’Ottocento a oggi) e i data tool.

Ricerche che aiutano ad aiutare i migranti

Il CMS di New York è uno dei sette centri appartenenti alla federazione dei centri studio G.B. Scalabrini sulle migrazioni. Recentemente tre di loro (tra i quali propri il CMS) hanno pubblicato in contemporanea dei rapporti sul futuro del lavoro per i migranti commissionati dall’International Catholic Migration Commission (ICMC) per l’iniziativa The Future of Work, Labour After Laudato Sì (un progetto globale per dare seguito alla seconda enciclica di papa Francesco, promuovendone l’attuazione in settori legati al mondo del lavoro).

I lavoro di ricerca e studio portato avanti da questi centri ha un grande valore. Come ricorda infatti padre Michael Czerny, sottosegretario della Migrants & Refugees Section, in una dichiarazione presenta anche all’interno del report del CMS, queste ricerche offrono «alla Chiesa e a tutti fatti attendibili, una comprensione più profonda e idee liberanti sulle persone vulnerabili in movimento. In questo modo possiamo accompagnare meglio i nostri fratelli e sorelle e difendere la loro dignità per realizzare le loro speranze».