Pubblicato il primo International Migration Policy Report scalabriniano
Messico, Sud Sudan, Caraibi e non solo. Dai centri di studio sulle migrazioni membri del SIMN ecco analisi e riflessioni sulla mobilità umana in cinque aree del mondo
I centri di studio sulle migrazioni membri dello Scalabrini International Migration Network (SIMN) hanno preparato un rapporto sulla condivisione della responsabilità nei confronti dei grandi movimenti di migranti e rifugiati in tutto il mondo. Il pubblicato dal Center for Migration Studies di New York (CMS), primo documento di questo genere, descrive la situazione della mobilità umana in alcune regioni e analizza le risposte offerte dagli stati e dalla comunità internazionale.
I temi
In particolare, i cinque capitoli affrontano i temi della crisi in Sud Sudan, della minoranza Rohingya perseguitata in Myanmar, delle recenti crisi della protezione dei rifugiati in Europa, delle tendenze migratorie nelle Americhe e nei Caraibi e infine della situazione sul confine Messico-USA.
«Con questo report – ha dichiarato padre Alessandro Gazzola, superiore generale dei missionari scalabriniani – e attraverso il lavoro quotidiano della nostra Congregazione per accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati in tutto il mondo, rinnoviamo il nostro impegno a condividere la responsabilità per la governance della migrazione e la protezione dei rifugiati con i diversi partner politici e sociali, a cominciare dalle stesse comunità di migranti».
I centri studio
I centri studio che hanno lavorato al report sono il Centro de Estudios Migratorios (CEM) in Brasile; il Centro de Estudios Migratorios Latinoamericanos (CEMLA) in Argentina; il Centre d’Information et d’Études sur les Migrations Internationales (CIEMI) in Francia; il Center for Migration Studies of New York (CMS) negli USA; la Fondazione Centro Studi Emigrazione Roma (CSER) in Italia; lo Scalabrini Institute for Human Mobility in Africa (SIHMA) in Sudafrica; e lo Scalabrini Migration Center (SMC) nelle Filippine.