Terremoto in Ecuador, campagna di solidarietà

La congregazione scalabriniana lancia “SOS Ecuador”, un’iniziativa per raccogliere fondi da inviare nel paese recentemente colpito da un devastante terremoto

Sabato 16 aprile 2016 un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito l’Ecuador. Al grave bilancio dei morti si aggiunge ora il peso dei costi per la lunga ricostruzione delle città. La congregazione scalabriniana è presente nella città portuale di Manta con padre Roberto Maestrelli. Ecco alcune sue recenti notizie da una mail al suo superiore provinciale, padre Moacir:

Hola,

finalmente abbiamo luce nella casa d’accoglienza, in parrocchia ancora no. Io sto bene anche se le circostanze non sono certamente favorevoli. In parrocchia le case generalmente sono basse e col tetto di lamiera, per questo non sono cadute, però sono molte quelle che hanno una qualche parete abbattuta. In particolare quelle dei familiari dei migranti, tirate su con i soldi delle rimesse e che, non essendo finite, hanno avuto i danni peggiori.

In centro il disastro è stato grande. Tarqui, quartiere popolare e zona di mercato, commercio e alberghi è stato completamente distrutto dal sisma, chiesa compresa. Distrutti l’ospedale, la torre dell’aeroporto, due chiese e tanti palazzi un po’ ovunque. Circolare è complicato: le strade o sono piene di macerie o sono spaccate.

Ieri [22 aprile, ndr] ho distribuito 1.500 pacchi con alimenti e spero di poter continuare nei prossimi giorni. Qui la gente non è abituata a risparmiare e, visto che tutto è fermo e nessuno lavora, la cosa è preoccupante. Per giunta le banche sono chiuse per cui anch’io sono rimasto senza soldi. Dicono che riapriranno la prossima settimana. Speriamo. Poi verrà la ricostruzione e allora bisognerà trovare cemento, mattoni e cose varie. Se potete raccogliere qualcosa, qui c’è gente che ne ha sicuramente bisogno.

Padre Roberto

Un lungo impegno

Il superiore generale della congregazione, padre Alessandro Gazzola, ha indetto una campagna di solidarietà.

Come nell’ultima campagna promossa dalla Direzione generale per i profughi di Reggio Calabria nel 2014, invito ognuno concretamente a farsi promotore di iniziative per raccogliere fondi che possano essere inviati a padre Roberto, perché l’impegno sarà lungo.

È possibile fare un’offerta:

  • secondo le modalità indicate nella lettera (qui sotto);
  • sulla nostra homepage tramite PayPal (con la causale SOS Ecuador).