Giornate SIMI 2018: cosa si è detto nell’ultimo appuntamento

I verbi di papa Francesco per le migrazioni. Nella quarta e ultima conferenza, dedicata al verbo integrare”, sono intervenuti Milena Santerini, Imam Sergio Yahe Pallavicini, don Giovanni De Robertis ed Emanuele Selleri

Mercoledì 16 maggio 2018 si è tenuto a Roma la quarta e ultima Giornata SIMI, gli appuntamenti promossi dallo Scalabrini International Migration Institute per approfondire i verbi di papa Francesco sulle migrazioni. Quattro incontri per comprendere meglio le azioni tematizzate nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2018, con cui il pontefice ha consegnato al mondo indicazioni fondamentali per la gestione del fenomeno migratorio: accogliereproteggerepromuovere e integrare.

Giornate SIMI 2018: cosa si è detto nell'ultimo appuntamento

Milena Santerini e Imam Pallavicini

«Integrare è un processo dinamico – ha dichiarato Milena Santerini, parlamentare – è un corpo vivo che si inserisce in un altro corpo vivo. È un processo di andata e ritorno con le più varie valenze. (…) È questo un processo inclusivo che passa dalla lingua, in uno scambio nel quale si lascia qualcosa e si prende qualcos’altro, ma da entrambe le parti».

Un processo ostacolato da prese di posizione come quelle espresse dal “prima noi”, ma «è solo il “noi” che da vita ad un indice di integrazione misurabile. Senza una reale intercultura non ci sarà mai integrazione».

«Occorre educazione, certo – ha aggiunto Imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, della Comunità Religiosa Islamica Italianama anche cooperazione interreligiosa. Se, però, ora che tra religioni ci conosciamo, non andiamo oltre, dis-integriamo le relazioni. (…)

La fraternità integrativa, il gareggiare nelle buone opere come recita il Corano, indica una sfida dove bisogna aiutarsi prendendo coscienza della crisi in atto che disorienta ogni credente. Le manipolazioni sono talmente tante che occorre prenderne atto e essere responsabili e dare il proprio contributo».

Don De Robertis e Emanuele Selleri

Don Giovanni De Robertis, direttore Fondazione Migrantes CEI: «Integrazione è il quarto ed ultimo anello di un processo spesso faticoso. Non c’è accoglienza che non miri già all’integrazione! (…) Non c’è integrazione se non penso di poter imparare qualcosa dall’altro. Il papa ricorda poi che bisogna lavorare rendendo concreta l’integrazione ed occorre anche l’aiuto della politica».

«Dobbiamo sì valorizzare le differenze – ha aggiunto Emanuele Selleri, di Casa Scalabrini 634 ma ciò va fatto insieme ed è questo ciò che muove le nostre progettualità. Oggi c’è difficoltà a far incontrare le persone: la piazza non funziona più. Sogno una “cattedrale laica”, si passi il termine, dove le varie “scuse” di incontro tessano relazioni».