Padre Luan è il primo scalabriniano vietnamita
Joseph Lang Kinh Luan è il nome del primo vietnamita a essere ordinato sacerdote scalabriniano. La solenne celebrazione del 10 aprile 2015 a Manila, nelle Filippine, presieduta da monsignor Honesto F. Ongtioco , vescovo della diocesi di Cubao, segna l’inizio di una nuova e interessante pagina nella storia della congregazione scalabriniana
Dong Nain Luan è il secondo di sette figli. Suo padre e uno zio sono entrambi passati dal seminario e proprio una riunione di ex-compagni è stata l’occasione che ha permesso a Luan di conoscere gli scalabriniani. Fin dall’inizio Luan non ha dubitato nell’azione misteriosa della Provvidenza, perché man mano che scopriva il carisma scalabriniano si rendeva conto che il Signore aveva risposto alle sue preghiere e al suo desiderio di aiutare le molte persone che conosceva e che erano venute dall’interno del paese per lavorare nella grande città industriale di Ho Chi Minh. Luan stesso era emigrato lì per gestire il suo piccolo negozio di vendita di pesce.
Con gli scalabriniani dal 2005
Un lavoro che lo ha messo in contatto con tante persone, per le quali spesso organizzava piccoli raduni così da offrire loro la possibilità di socializzare e sfogarsi un po’ per le tante difficoltà. Si è unito alla congregazione nel 2005 e dopo tre anni di formazione in Vietnam è arrivato nelle Filippine, dove ha studiato la lingua inglese. Alla fine del noviziato ha emesso i suoi primi voti religiosi il 27 aprile 2011.
Assegnato alla Scalabrinian Theological House of Studies di Manila, ha vissuto gli ultimi quattro anni in una comunità internazionale dove ha imparato a valorizzare e rispettare sempre più il dono della diversità di lingue e culture. Sfidato dalla realtà ha accettato di fare il suo anno di tirocinio, aiutando i suoi connazionali che arrivavano a Manila per studiare inglese e continuare il loro iter formativo, mentre continuava gli studi teologici. Non ha perso mai di vista la meta di diventare sacerdote e si è sempre nutrito con la preghiera.
«Da quando è entrato in seminario abbiamo saputo che sarebbe arrivato a questo giorno – hanno detto quasi all’unisono le sue tre sorelle che sono venute a Manila per l’ordinazione – Ha sempre sognato di diventare prete, è stato sempre serio e deciso nelle sue intenzioni, quindi siamo molto felici per lui», ha aggiunto un’altra. «Anche se mi mancherà e sarà più difficile per me – ha detto la sorella più grande – sono felice lo stesso e gli auguro ogni bene». «Sappiamo che Dio l’ha chiamato e non possiamo che esserne riconoscenti e contenti»hanno concluso tutte e tre.
Lavorerà nella Provincia Santa Francesca Cabrini
Di carattere sereno e gioioso, Luan ha l’onore e l’onere di essere il primo di una lunga schiera di missionari scalabriniani vietnamiti. Non è stato facile per lui e per tutti i suoi compagni vivere i primi anni di formazione in case in affitto, sotto l’unica guida di padre Nguyen Van Dinh; tuttavia la sua determinazione e la certezza di essere stato scelto da Dio l’hanno sempre sorretto fino a questo giorno di gioia ed esultanza.
Padre Luan è stato assegnato alla provincia scalabriniana dell’Asia-Australia (Santa Francesca Cabrini). Qui gli scalabriniani servono milioni di migranti tra Australia, Giappone, Taiwan, Filippine, Indonesia e Vietnam dove, oltre alla missione diretta con i migranti e marinai, si occupano anche della formazione di numerosi giovani che come Luan vogliono diventare i futuri missionari per i migranti.
Come il beato Scalabrini
Padre Luan andrà a lavorare nel recentemente inaugurato seminario scalabrini di Ho Chi Minh, dove potrà condividere la sua esperienza con gli oltre sessanta giovani in discernimento. Convinto che i giovani debbano anzitutto scoprire la misericordia di Dio per assumere la missione di servire con gioia e generosità il loro prossimo, padre Luan crede che la congregazione sia chiamata ad accompagnare e guidare nella fede i numerosi migranti che per motivi di lavoro o studio arrivano in città e rischiano di perdersi sotto le pesanti condizioni in cui vengono a trovarsi.
Ascoltando a Luan viene spontaneo pensare a Scalabrini quando, nelle sue vesti di parroco di San Bartolomeo in Como, si preoccupava per le sorti dei suoi parrocchiani che assistevano alla transizione della società agricola a quella industriale, con tutte le sue conseguenze. I giovani vietnamiti che emigrano dalle zone rurali alle città (Ho Chi Minh in particolare) sono la porzione della messe che il Signore affida agli scalabriniani per condividere con loro la gioia del Vangelo, la consolazione della fede, il vino nuovo dell’accoglienza e la solidarietà.
Auguriamo a padre Luan ogni bene. E ci impegniamo ad accompagnarlo con la nostra preghiera perché possa veder realizzati i suoi sogni, per la Gloria di Dio, il bene del popolo di Dio, specialmente dei migranti, e lo sviluppo e consolidamento della congregazione scalabriniana in suolo vietnamita.